Un viaggio in California non è solo indimenticabile per gli occhi, ma anche per il palato. La California è sicuramente uno degli Stati più interessanti dal punto di vista della varietà gastronomica di tutti gli USA.
Cucina fusion
E non parliamo di sandwich, hamburger e patatine o di piatti da fast food, che spesso il senso comune tende ad associare a tutta l’alimentazione americana, ma la California è all’avanguardia per una cucina fusion che va dal tempura alla pizza, dai tacos al dim sum.
La sua tradizione cosmopolita ci presenta un melting pot gastronomico di tutti i popoli che nel corso degli anni sono arrivati in California e qui sono rimasti.
La cucina fusion californiana mescola sapori diversi e li rielabora sfruttando gli ingredienti locali: il risultato è una cucina spesso dai piatti leggeri ma raffinati, dalla presentazione molto curata.
Anche solo una semplice insalata può essere preparata in diversi modi: liscia, con lattuga, crostini e scaglie di Parmigiano, con gamberetti o polpi, e condita con all’italiana (olio, aceto, limone, cipolla, aglio, senape, sale e pepe) oppure alla francese (pomodoro, miele e senape) o anche al blue cheese (al gorgonzola).
Influeza messicana
L’influenza più forte è senz’altro quella del vicino Messico (Baja California): burritos e tacos, tortillas semplici e ripiene si trovano facilmente dovunque. Un piatto diffuso è il Chile Relleno, consistente in salsa al chili, riso, fagioli neri e tortilla.
Influenza asiatica
La seconda influenza gastronomica proviene invece dall’Asia; i dim sum, ovvero i ravioli ripieni di carne, pesce o verdura; da provare anche il thai green curry, carne marinata alla thailandese al latte di cocco, con spezie e basilico. Dal Giappone arrivano le fettucine udon e soba (rispettivamente di frumento e grano saraceno) e i tempura vegetali e di pesce.
Sono proprio pesce e crostacei a farla da padrone lungo tutti i 1.350 km di costa. A San Francisco, ad esempio, nel Fisherman Wharf, il porto antico, è un must il claim chowder, una pagnotta svuotata della mollica e riempita di zuppa di pesce. Di rigore da mangiare in una giornata fredda, ammirando lo spettacolo dei leoni marini spiaggiati proprio nel porto.
Influenza italiana
A San Francisco si mangia anche il cioppino, una specie di zuppa di pesce alla ligure, il ciopin, dal nome del ristorante italiano che per primo ha cucinato questo piatto nella city. Spesso le influenze italiane si traducono anche in spaghetti alle vongole, verdure alla griglia e polenta fritta. Senza considerare un’improbabile pizza farcita con tutto quello che vi viene in mente.
Sempre parlando di menù di pesce, suggeriamo la hang town fry, frittata farcita di ostriche impanate, pancetta e uova) e anche il dungeness crab, un tipo di granchio dalla polpa delicata, che si mangia solo da novembre a giugno.
E per i carnivori? Welcome to California! Bistecche frollate e cotte in diversi tagli: ribeye, T-Bone steak, strip steak, porterhouse steak (molto simile alla nostra fiorentina).
Chiudiamo con frutta e dolci: le famose prugne della California, ma anche meloni, datteri, fichi e i biscotti della fortuna, che contengono al loro interno bigliettini con proverbi e profezie.
Detto ciò, che aspettate ad organizzare il vostro tour enogastronomico della California?
PRIMA DEL VIAGGIO
Per i turisti stranieri che intendono intraprendere un viaggio negli USA inferiore ai 90 giorni, è necessario richiedere prima di partire un visto elettronico, chiamato ESTA.
Potrete compilare il modulo ESTA per la richiesta del visto, sul sito Application-esta.us, dove troverete anche altre informazioni utili in merito ai requisiti di viaggio richiesti obbligatoriamente dal Governo Americano.