Perché nasce la pole dance
La Pole dance è la rielaborazione moderna di antiche discipline. Si dà il caso che si praticasse in India oltre mille anni fa una tecnica meditativa se così la possiamo chiamare, dove veniva utilizzato un palo per praticare esercizi a corpo libero.
Il risultato di questa attività era un connubio di potenza e bellezza in grado di dare vita vere e proprie sculture umane. Questi esercizi al palo, oltre a sviluppare la potenza muscolare e l’elasticità scheletrica, accrescevano la capacità di concentrazione, favorendo la perfetta coordinazione.
Un solido ponte per collegare la mente al corpo, un mantra questo per tutte le discipline yogiche. Molti anni dopo, intorno ai primi del 1900 in America gli artisti circensi, costretti ad esibirsi in tendoni dagli spazi ridotti, iniziarono ad utilizzare i pali portanti della stessa struttura, dando vita a acrobazie senza precedenti. Le artiste funambole utilizzando queste altissime pertiche, con grazia e potenza unica, si esibiranno in performance spettacolari.
Oggi la Pole dance è entrata nel panorama sportivo agonistico, riconosciuta Pole sportiva a tutti gli effetti con punteggi sui trick ( figure di stile ) e un classifica giudicata allo stesso modo della ginnastica artistica.
Uno sport che ha raggiunto competizioni di livello mondiale, sta solo aspettando di entrare nella rosa degli sport olimpici, traguardo che presto riuscirà a raggiungere dato che sempre più numerosi sono paesi che prendono parte ai mondiali di questa disciplina. Praticata indipendentemente sia da uomini che da donne, adatta a tutte le età.
Combina musica e movimento, per i suoi caratteristici passi o figure detti appunto trik, la pole dance è paragonabile ad una danza fatta in equilibrio utilizzando la forza e l’attrito del proprio corpo a contatto diretto con il palo.
Come si pratica la pole dance
Sicuramente non ci si improvvisa praticanti di Pole dance; per acquisire la forza e le capacità necessarie per sollevarsi utilizzando la trazione di braccia e gambe serve costanza disciplina e determinazione.
Iscriversi ad una scuola di Pole dance da la possibilità di entrare a stretto contatto con il proprio corpo e spesso con i propri limiti, serve determinazione , tenacia e spirito di sacrificio, solo così sarà possibile arrivare ad ottenere anche grandi soddisfazioni.
Gli strumenti necessari per praticare la Pole dance sono appunto il palo che può essere di vari materiali ; acciaio inossidabile, ottone, acciaio cromato a seconda dell’attrito necessario e di varie misure da 3.8 cm di diametro, più agevole per la presa, fino a raggiungere 5cm di diametro ( per le gare ufficiali si è deciso il compromesso di 4,5cm ) .
La Pole dance si pratica scalzi, i piedi nudi forniscono un importante punto di presa a contatto con il palo.
Normalmente si indossano indumenti aderenti; pantaloncini o top che permettono alla pelle un contatto diretto con il palo per utilizzare tutto l’attrito necessario a migliorare la performance.
Gli allenamenti partono in maniera graduale, logicamente non si sarà in grado da subito di fare una trazione delle braccia tale da sostenere il peso del corpo salvo rari casi di corporatura o attitudine per tutti si inizia praticando da terra .
É possibile allenarsi anche a casa anche senza palo, utilizzando tappetino classico da yoga.
Per migliorare le prestazioni basterà fare tutti gli esercizi di potenziamento: addominali , piegamenti, squat, una buona sessione di Stretching che prepari il corpo alla necessaria elasticità.
A poco a poco , prima utilizzando la presa con le gambe si prenderà confidenza con le prime figure da imparare.
É necessario essere sempre molto attenti a non eccedere, per impazienza si possono rischiare strappi e contratture, imparare ad ascoltare i limiti del corpo servirà a prevenire e limitare dolorose conseguenze.
Chi pratica Pole dance acquisisce un buon rapporto con il proprio corpo e con lo spazio che lo circonda, migliora la propria autostima e si diverte.