Con l’avvento del digitale, la vita come la conoscevamo noi è cambiata, a partire dalla gestione delle singole attività fino ad arrivare alla produzione di materie prime da parte delle grandi imprese. Con l’introduzione dell’utilizzo di internet, c’è stata la diffusione della connessione ad alta velocità che ha permesso di avere a disposizione nuovi strumenti, che però non stati opportunamente introdotti presso le micro imprese, le quali non hanno avviato un adeguato procedimento di sviluppo tecnologico per essere al passo coi tempi e uniformarsi.
Innanzitutto, in Italia meno del trenta per cento delle piccole imprese è in possesso di un proprio sito internet, il cosiddetto sito corporate. Quando iniziò la diffusione di internet, molte aziende non ritennero necessario dover sviluppare un proprio sito internet, perché probabilmente non ne avevano colto il potenziale, credendo che non fosse necessario averlo. Eppure si sbagliavano, non era così dal momento che il sito internet di un’azienda costituisce parte integrante di essa, ne rappresenta un buon biglietto da visita, una buona “porta d’ingresso”, che consente a chi raccoglie pareri e informazioni iniziali, di potersi chiarire le idee e raccogliere quante più notizie possibili per saperne di più su cosa produce o cosa offre quella determinata azienda.
A seconda dell’attività svolta dalla suddetta, il suo sito internet dovrà opportunamente informare gli utenti sui suoi servizi, oppure se in alternativa vende dovrà saper offrire i suo prodotti ai probabili acquirenti, se invece fornisce pratiche di assistenza, dovrà saper assistere in maniera efficiente i fruitori dei sito. Il sito web è come un collaboratore che contribuisce a lavorare con l’azienda stessa ogni giorno, ma deve avere un compito e un indirizzo preciso, deve essere essenzialmente la guida giusta per chi navigando in internet è alla ricerca di informazioni in merito a quella specifica impresa. Nessuna azienda che si rispetti, anche la più piccola, non può non avere un opportuno sito web che la contraddistingua.
Altro problema delle micro imprese che si affacciano al digitale consiste in un uso non del tutto sviluppato di un sistema software di gestione. Qui il discorso si concentra sul fatto che, se non c’è una dovuta formazione professionale da parte dei dipendenti, una piccola impresa col suo personale non potrà crescere dal punto di vista digitale. Le grandi aziende ragionano secondo criteri di business intelligence, seguendo delle linee di mercato che anticipano i gusti e le richieste dei clienti presenti su di esso.
Se anche la micro impresa investisse di più nella digitalizzazione dei suoi servizi, potrebbe rilevare tendenze e nuove esigenze dei suoi fruitori in maniera migliore rispetto a quando utilizza metodi di rilevazione obsoleti, i quali non consentono più di raggiungere tutte le fasce di riferimento. L’utilizzo di strumenti digitali, come i social e le piattaforme online, permettono di arrivare a più persone dislocate ovunque e consentirebbe alla micro impresa di fornire un servizio ad ampio raggio, intensificando il suo bacino di utenza e soprattutto implementando servizi sicuramente migliori. Quindi l’obiettivo della micro impresa deve essere quello di migliorare senza dubbio la sua presenza online.
Questo strumento potrebbe essere quello migliore per ottimizzare i tempi e permettere allo stesso tempo di procacciare nuovi clienti e di mantenere quelli che sono già presenti. I processi di digitalizzazione, oggi giorno, non sono più costosi o difficili da implementare, come è stato all’inizio con la diffusione di internet. Adesso avviare questo tipo di attività non è impossibile e fornirebbe anche alle micro mimprese, come a quelle più grandi, di trarre enormi benefici sia in termini di miglioramento della loro immagine sul mercato, sia in termini di migliori servizi offerti ai loro clienti.