Negli ultimi anni, la coltivazione di marijuana è diventata per molti un’attività sempre più apprezzata e divertente, soprattutto per gli appassionati di giardinaggio e dell’ortocoltura, dato che, sia che la si consumi per scopi ricreativi e sia che venga impiegata per fini terapeutici, accudire e vedere crescere progressivamente la propria pianta e raccogliere successivamente le cime finali rappresenta di certo un’esperienza unica ed inimitabile.
Tuttavia, al fine di essere certi di ottenere un buon risultato durante la fase di raccolto, bisogna seguire e considerare necessariamente alcuni fattori fondamentali ed essenziali.
Quali sono le caratteristiche, le tipologie e le proprietà principali della marijuana?
Peculiarità, tipologie e funzionalità principali e generali della marijuana.
Prima di avviare una propria coltivazione di piante di marijuana, è necessario capire adeguatamente tutte le caratteristiche, le varietà e le proprietà principali di queste particolari piante, in modo tale da poterle trattare ed accudire al meglio.
In generale, la marijuana rappresenta una pianta fiorita e può essere trovata in tutti i generi sessuali, tra cui maschio, femmina o ermafrodita.
Si può propendere per una coltivazione indoor, in serra o all’aperto e può essere sostanzialmente riscontrata in tre tipologie principali. indica, sativa e ruderalis, che si contraddistinguono principalmente fra loro per struttura e proprietà.
I primi due tipi di pianta sono fotoperiodiche, ossia riescono a fiorire in base alla quantità di luce ricevuta, mentre le ruderalis riescono a fiorire tranquillamente ed autonomamente in base alla propria età e non alle variazioni dei cicli di illuminazione.
In genere, il ciclo vitale di una pianta di marijuana è annuale ed è caratterizzato da tre fasi principali: germinazione, vegetativa e fioritiva, che si presentano verso il periodo primaverile-estivo e che possono avere una durata variabile, perfino di 4 o 10 mesi.
Inoltre, è stato dimostrato ampiamente da alcuni studi scientifici che il principio attivo della cannabis è foriero di innumerevoli benefici a livello psico-fisico, purché ne si consumi una corretta quantità giornaliera.
Quali sono i consigli più importanti per ottenere un’ottima coltivazione di marijuana?
Consigli generali per coltivare al meglio una pianta di marijuana.
Innanzitutto bisogna scegliere dove coltivare marijuana, che, nonostante gli eccessivi costi dell’attrezzatura e del consumo elettrico, in molti consigliano di effettuarla indoor, poiché la pianta risulterà più riparata e protetta dalla probabile presenza di parassiti, insetti, agenti atmosferici ed occhi indiscreti, ottenendo comunque dei grandi risultati, grazie soprattutto alla possibilità di regolare accuratamente l’umidità ed il ciclo luminoso, che sono dei fattori indispensabili per la buona crescita della pianta.
Come riportato dal sito web www.erbadigrace.eu, le piantine di cannabis devono essere trattate continuamente con estrema cura e delicatezza, fornendogli un sostegno laddove fosse necessario ed un ottimo programma di illuminazione, che solitamente viene utilizzato il 18-6 a luce bianca, la quale è generata perlopiù da lampadine a LED o CFL. poste ad un’adeguata distanza dalla pianta, così da non correre il rischio di bruciare le sue iconiche foglie.
Inoltre, è molto importante registrare continuamente i risultati dei vari processi vitali della pianta e capire il giusto dosaggio delle sostanze nutritive più importanti, evitando anche di impollinare piante di diversi generi sessuali, in quanto possono produrre delle cime finali di minor qualità.