Parliamo di amori finiti dopo il matrimonio: sempre più coppie sposate con rito civile o religioso arrivano alla separazione o al divorzio in Italia. I motivi sono i più diversi, ma andiamo a fondo e scopriamo perché ci si lascia nonostante il “per sempre”.
Perché i matrimoni finiscono
A questa domanda non si può dare una risposta univoca, perché ogni coppia è realmente un mondo a sé e le variabili sono davvero infinite. Si possono individuare però dei meccanismi che scattano e che hanno in comune le coppie sposate che scoppiano.
In generale si può parlare di cause socio-economiche, culturali e di emancipazione, fino al carico di stress alimentato da una società che pretende efficienza massima in ogni ambito, lasciando poco spazio agli affetti e al loro esprimersi.
In ogni caso c’è di più, perché questi potrebbero essere considerati aspetti di contorno alle vere ragioni per cui gli amori dopo il matrimonio finiscono.
Le aspettative fuori portata rispetto alla persona scelta, l’incapacità di conciliare il fascio di ruoli da ricoprire (casa, figli, lavoro, amici, tempo libero), penalizzando più di tutto il ménage di coppia.
Alla base molto spesso c’è un innamoramento che viene scambiato per amore e questa auto convinzione che sfocia in una sorta di speranza illusoria, crolla davanti alle complesse dinamiche della vita matrimoniale. Andiamo per gradi e affrontiamo altri aspetti importanti per capire la fine di un amore matrimoniale.
La mancanza di dialogo sincero
Uno tra i motivi più frequenti della fine degli amori dopo il matrimonio è la mancanza di un dialogo sincero, schietto e diretto, non solo per esprimere le mancanze, i bisogni, i problemi o la richiesta di aiuto, ma anche per continuare a conoscersi negli anni. A volte questo canale rimane chiuso e progressivamente ci si allontana e non si è più in grado di riprendere a parlare. Molte coppie temono di esprimersi, come si farebbe con un amico o addirittura con lo psicologo. Il paradosso è che manifestano grandi concetti sui social, ma smartphone e tablet sempre più spesso non lasciano spazio al dialogo vis-à-vis. Bisognerebbe metterli da parte insieme alla televisione ed eliminare il silenzio con le proprie voci, con le questioni della propria vita da eviscerare e con la certezza che l’altro sappia ascoltare. Evidentemente non è così e si finisce per chiudersi in modo irreparabile.
Voler cambiare l’altro e non rimanere soli
Uno dei meccanismi più deleteri che scattano nella vita matrimoniale riguarda la convinzione di poter cambiare l’altro, soprattutto per le donne. Gli uomini invece sono quelli che coltivano il sogno di una moglie che invece non cambi mai, in una sorta di dimensione dell’eterna giovinezza. Sono 2 posizioni che portano inevitabilmente allo scontro, al sentirsi attaccati e a non essere compresi nel proprio percorso di maturazione e di crescita.
Il pericolo peggiore che porta alla fine di un matrimonio è quello di arrivare alla critica su tutto, al disprezzo, all’ostruzionismo e al voler ragione su ogni cosa, mettendosi ostinatamente sulla difensiva. Non è una gara a chi la spunta, ma si perde tutto.
L’età dei matrimoni,inoltre, si sposta sempre più in avanti, quando la formazione del carattere si è stabilizzata e le esigenze si fanno stringenti.
Quando però si decide di fare il grande passo la motivazione deve essere per forza valida, senza cadere in un eccesso di logica, scegliendo una “compagnia” esclusivamente per non rimanere da soli.
Accettare di sposarsi con chiunque, magari scegliendo un potenziale “buon partito”, che possa assicurare una vita agiata è una base di partenza nella quale è già insito il fallimento, nella più profonda tristezza.
Quel senso di vuoto, più forte della solitudine stessa, porta inevitabilmente alla fine di un amore che forse non era amore.
Mancanza di progettualità ed entusiasmo
Gli amori finiti dopo il matrimonio possono anche arrivare a spegnersi per mancanza di progettualità ed entusiasmo, specie nelle coppie di lungo corso.
La spinta nel progettare la casa, il matrimonio, i figli rallenta quando, superate queste “tappe”, sembra che all’orizzonte non ci sia più nulla.
Nelle coppie sposate più giovani, invece, è soprattutto l’impossibilità di progettare che porta a stancarsi.
Il lavoro precario, il poco tempo per stare insieme, le rinunce connesse a una vita troppo frenetica, spengono l’entusiasmo con cui il matrimonio è iniziato.