La normativa che regola la realizzazione e la manutenzione dei pozzi neri in vigore attualmente in Italia definisce chiaramente le caratteristiche distintive e le specifiche che devono essere tenute in conto prima di procedere con l’implementazione di un pozzo nero qualora se ne abbia la necessità.
Per legge, si deve ricorrere a una ditta specializzata per creare un pozzo nero nel caso in cui si abiti in una casa indipendente o in un complesso residenziale di nuova costruzione e non si abbia l’opportunità di procedere con il classico allaccio alla rete fognaria.
Obiettivo della normativa dei pozzi neri
La normativa che riguarda i pozzi neri, ovvero le fosse settiche, è equiparabile a quella che si occupa delle reti fognarie vere e proprie, non essendo presente alcun tipo di sistema di depurazione degli sversamenti.
In particolar modo, la normativa dei pozzi neri punta a garantire il massimo rispetto di elevati standard igienico sanitari e di rispetto dell’ambiente che circonda l’abitazione dove è presente la fossa settica.
Realizzazione del pozzo nero
L’installazione è uno degli aspetti normati dalle leggi nazionali sui pozzi neri, così come la pulizia che deve essere svolta dalla ditta specializzata a cadenza periodica.
Per la prima fase di posa del pozzo nero, la normativa prevede che si debbano presentare i documenti richiesti all’ufficio tecnico del comune dove si trova l’abitazione in questione affinché possa procedere con i dovuti controlli e con l’eventuale autorizzazione.
Le verifiche sull’area non riguardano solo il terreno dove realizzare la fossa settica, ma anche la natura dei liquidi che saranno versati nel pozzo nero così da evitare che si tratti di sostanze nocive per la salute e l’ambiente.
Nei documenti da presentare al comune deve essere specificata la composizione del pozzo nero, la normativa in vigore prevede, infatti, che possa essere realizzato solo con alcuni materiali stagni per evitare la contaminazione del terreno circostante con i liquidi sversati.
Per questi motivi, le verifiche e i controlli che riguardano il pozzo nero devono essere svolti da personale qualificato e da aziende specializzate che possano garantire il loro corretto funzionamento e il rispetto della normativa attualmente vigente in materia.
Normativa riguardante la manutenzione dei pozzi neri
Per quanto riguarda la manutenzione, la normativa sui pozzi neri è chiara e coinvolge in modo particolare i filtri dei vari elettrodomestici presenti nell’abitazione che devono essere puliti accuratamente per evitare che sostanze nocive raggiungano il pozzo nero e intacchino il suo corretto funzionamento.
Per legge bisogna rivolgersi a una ditta specializzata a cadenza periodica, in modo da evitare che il pozzo nero si riempia eccessivamente.
Oltre a quella della creazione dei pozzi neri, una fase fondamentale regolata dalla normativa che li riguarda è appunto quella dello spurgo.
Lo spurgo di un pozzo nero viene effettuato dalla ditta specializzata che si occupa della manutenzione della fossa settica e prevede la raccolta dei liquidi di scarico e la rimozione completa dei residui presenti nel pozzo nero stesso.
In questo modo, se la procedura di spurgo avviene rispettando a pieno la normativa dei pozzi neri, si ha modo di prevenire spiacevoli situazioni di pericolo o disagio che, invece, una fossa settica non manutenuta a dovere può causare.
Pozzi neri e l’autorizzazione dell’ASL
La normativa dei pozzi neri prevede, inoltre, che siano soggetti ad autorizzazione da parte dell’azienda sanitaria locale che verifica in particolar modo la natura dei liquidi che vengono sversati nel terreno circostante la fossa settica.
Una volta ottenuta l’autorizzazione da parte dell’ASL, il proprietario del pozzo nero, per far sì che sia conforme alla normativa vigente, deve procedere con la richiesta di rinnovo dell’autorizzazione stessa.
Qualora non dovesse avvenire questa operazione, la normativa dei pozzi neri prevede che si debba procedere come se fosse la prima istanza con lungaggini che è consigliabile evitare.
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