Nel campo industriale le materie plastiche sono tra le più utilizzate, per le proprietà intrinseche che le contraddistinguono rispetto ad altri materiali come legno, ferro e vetro. Vediamo cosa sono e quali utilizzi è possibile fare.
Cosa sono le materie plastiche
La plastica è un materiale organico che viene prodotto in laboratorio grazie all’utilizzo del petrolio e di quantità minime di gas naturale, cellulosa e carbone.
Come sappiamo, nell’ultimo secolo l’utilizzo della plastica ha raggiunto livelli davvero altissimi, grazie proprio alle caratteristiche tipiche che la rendono ideale per un vastissimo numero di applicazioni. Praticamente, se ci facciamo caso, la plastica la troviamo dappertutto, auto, bottiglie, computer, penne, smartphone, contenitori, posate, giocattoli e tanto tanto altro ancora.
Ma quali sono le proprietà della plastica? Le possiamo riassumere in:
- Costi di produzione bassissimi;
- resistenza al deterioramento;
- leggerezza e versatilità:
- facilità di lavorazione;
- riciclabilità.
Lavorabilità della plastica
Le tecnologie che permettono la lavorazione della plastica si sono evolute anch’esse in maniera esponenziale, proprio grazie alla diffusione capillare di questo materiale nella nostra vita quotidiana. Come abbiamo detto la malleabilità della plastica ha permesso di riprodurre forme impensabili da fare con altri materiali. Compressione, estrusione, stampaggio a iniezione, lavorazioni a disegno, dentatura, piegatura, spianatura, filettatura, sono davvero tante le tecniche create per modellare la plastica in base ad uno scopo di utilizzo ben preciso.
Perfino molti macchinari per la lavorazione della plastica contengono essi stessi delle parti in plastica. In questo modo è possibile creare diverse tipologie di questo materiale, da quella maggiormente resistente a quella piegabile, da quella spessa, a quella a fogli, fino a creare anche dei pezzi infinitesimali. Con la plastica praticamente possiamo fare di tutto.
Svantaggi dei materiali plastici
Gli svantaggi della plastica derivano proprio dalla sua stessa natura e dalle sue caratteristiche. La resistenza a tutti gli agenti atmosferici la rende non biodegradabile, il che significa che non riesce a ritornare in natura. Questo la rende estremamente pericolosa per l’ambiente, sia terreste, ma soprattutto marino. La plastica, quando si deteriora, si sminuzza in piccole particelle che non vengono assorbite o consumate, ma rimangono nell’ambiente, anzi vengono inglobate.
Il mare, ad esempio, è pieno ormai di queste particelle e ne fanno le spese tutte le forme animali, che le ingoiano e ne vengono avvelenati. Purtroppo sono negli ultimi decenni si sta cercando di sensibilizzare le persone a questo grande problema e si cerca di porre rimedio sfruttando la riciclabilità al 100% della plastica e ampliando l’utilizzo delle bioplastiche, che sono maggiormente compatibili con l’ambiente.